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La recensione di Beppe Spadini

IL PIU' BEL GIORNO DELLA MIA VITA

Cristina Comencini continua con i film corali di situazione (dopo il discreto "Matrimoni" e il deludente "Liberate i pesci"), stavolta per� rinunciando (o comunque di molto attenuando) agli aspetti pi� farseschi che rimandavano alla commedia all'italiana e preferendo indagare sui meccanismi che regolano sentimenti e attrazione fisica.
Il risultato � piuttosto buono: in particolare molto ben sviluppata (e recitata) � la vicenda della coppia interpretata da Marco Baliani e Sandra Ceccarelli, con quest'ultima intensa ed emozionante nel trasmettere il proprio struggimento, divisa tra l'affetto per il marito cui riconosce un prezioso e importante background emotivo e l'attrazione fisica per un altro uomo capace di riaccendere un desiderio ormai sopito.
Ma ci � piaciuto moltissimo anche Baliani, che riconosce i sintomi dell'allontanamento della moglie e, ferito ma incapace di riallacciare l'antico rapporto, interiorizza il proprio dolore che trova sfogo in poche, amare battute.
Le altre vicende, che hanno il minimo comun denominatore in una famiglia matriarcale con a capo la nonna Virna Lisi (brava pure lei) hanno risvolti pi� riusciti (i ragazzi della III generazione, l'introverso omosessuale Luigi Lo Cascio, perfetto per esprimere la frustrazione di un difficile coming-out con la madre, che non vuole vedere l'evidente) e altri meno (la Buy e il figlio), ma a tutti va riconosciuta una notevole freschezza e spontaneit� di dialoghi e situazioni.
Secondo noi, il miglior lavoro della regista.

Spadini

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