Serie B2: CLAI ad un passo del paradiso 
Le anime degli sportivi imolesi stanno ancora vibrando sotto gli effetti di un fine settimana sicuramente da ricordare. Nel week-end in cui la città di Imola è finita sotto i riflettori di tutti gli appassionati di moto per la gara della Superbike, gli eventi che hanno riguardato le squadre della nostra città sono stati di tutto prestigio, e anche la Clai ha partecipato a questa festa dello sport imolese (e non solo). Il Romagna Handball a Bolzano ha cercato l’impresa per raggiungere la finale scudetto nella pallamano e le colleghe cestiste di Castel San Pietro hanno giocato per la loro promozione in A1 fino al fischio della sirena. In questo scenario la Clai ha fatto la sua parte fino alla fine, e anche oltre. Peccato che i risultati non siano stati quelli sperati, ma come insegnano i grandi filosofi “l’importante è esserci e trasmettere grandi emozioni“.
E la Clai di grandi emozioni ne ha dispensate in enormi quantità. Al netto di quello che arriverà dai play-off, il ricordo di una stagione da grande protagonista, sempre insieme alle più forti e combattuta con il cuore e il carattere di chi è grande davvero, resterà indelebile nella memoria e nell’anima di chi questo fine settimana lo ha vissuto in prima persona. Il tempo sicuramente finirà per cicatrizzare la ferita lasciata dal risultato del campo, e tutti potranno raccontare la storia di una squadra partita per salvarsi e arrivata ad accarezzare il massimo dei traguardi possibile. Nessun rimpianto, nessun rimorso, nessun ricordo del tipo “Se avessimo vinto quel set”.
Di questa avventura vogliamo conservare il ricordo di una fantastica cavalcata e delle emozioni che questa ci ha fatto vivere.
Fra poco si ricomincia per un’altra corsa di cui non riusciamo a farci ancora un’idea precisa di cosa ci possa riservare. In attesa di conoscere il nome della prossima avversaria e di ricominciare con la pallavolo giocata, consoliamoci ricordando che la Clai non è certo la prima, ne tantomeno sarà l’ultima ad essere arrivata tanto così dall’aprire la porta del paradiso e non esserci riuscita.
La storia dello sport è piena di storie belle da raccontare e che rappresentano la vera essenza dello sport. Oltre 100 anni dopo, tutti si ricordano di Dorando Petri alle Olimpiadi di Londra del 1908; storica fu la volata ai mondiali di ciclismo a Gap nel 1972 quando Franco Bitossi, scattato a tre chilometri dalla fine, venne raggiunto dal gruppo e battuto da Marino Basso proprio sulla linea del traguardo. E poi la nazionale di calcio ai campionati europei del 2000 in vantaggio nella finale contro la Francia, prima raggiunta al 90esimo e poi battuta al golden gol. Anche la pallavolo ha storie simili con gli azzurri di Velasco alle Olimpiadi di Barcellona battuti da Van der Meulen e dalla sua Olanda 17-16 al quinto set (allora tutti i set finivano a 17 quinto compreso), e con la storia che si ripete quattro anni dopo ad Atlanta (quinto set 18-16 perché nel frattempo era cambiato il regolamento) sempre contro l’Olanda.
Lo sport è bello perché racconta di queste storie che i soli freddi numeri non possono farci vivere. La Clai ha appena chiuso un capitolo, ed ora ci aspetta il finale del romanzo di cui nessuno riesce a sbirciare l’ultima pagina. Forza Clai, non mollare!!!!
Riccardo Suprani
(Addetto Stampa CSI Clai Solovolley – Pallavolo Imola)
Notizia di marted́ 12 maggio 2015 |
