| Intervista a Fabio Bonafede Intervista a Fabio Bonafede responsabile tecnico settore giovanile UISP Imola 
Volley e allenatore serie D “Allora Fabio parliamo un po’ dell’avventura della 
  serie D”“Quest’anno abbiamo fatto una scelta decisamente coraggiosa: in 
  accordo con il gruppo dirigente di UISP Imola Volley abbiamo deciso di partecipare 
  al campionato di serie D con un gruppo di giocatrici giovanissime; secondo noi 
  questa è la via più breve per responsabilizzare le ragazze e farle 
  crescere tecnicamente oltre che costituire una importante valorizzazione del 
  nostro vivaio.”
 “Ma perché una formazione così giovane?”“Abbiamo voluto dare un segnale importante, tracciare una via; non mi 
  do pace se penso che l’età media delle squadre che stiamo incontrando 
  è sui 27 anni e se questo accade in un campionato di serie D (poco più 
  che un provinciale), domandiamoci allora se per il movimento del volley questo 
  non sia un danno pesante; leggendo la relazione di fine mandato della federazione 
  regionale si rileva che la percentuale di giocatrici giovani tra i 18 e i 20 
  anni presenti (non significa che giochino) nei campionati di serie C e D è 
  del 9%.
 Questo significa che praticamente tante società, pur di emergere, si 
  affidano a una fascia di giocatrici che sicuramente rendono nell’immediato 
  ma che, per ragioni anagrafiche o fisiche, non hanno una prospettiva futura 
  a lungo termine e, magari, vogliono anche essere pagate; questo sistema blocca 
  in basso le giovani e non consente loro alcuna crescita e non venitemi a dire 
  che le brave emergono comunque, errore, emergono i fenomeni ma le brave restano 
  in panca a guardare.
 Nella nostra formazione di serie D la più vecchia ha 19 anni, cinque 
  ragazze hanno 15 anni e tre ne hanno 16; tale scelta nasce anche dal fatto che 
  abbiamo una B2 il cui progetto prevede che nel giro di pochi anni, tutta o quasi 
  la squadra sia costituita da giocatrici del vivaio o comunque locali, per cui, 
  la via più breve è quella accelerare la maturazione delle ragazze 
  facendole partecipare a campionati importanti.”
 “Questo campionato è caratterizzato dai molti derby con 
  società del comprensorio!”“Sinceramente devo dire che non mi è sempre piaciuta l’aria 
  che si è respirata prima, durante e dopo le partite; sono fermamente 
  convinto che la vicinanza geografica con altre realtà debba essere vissuta 
  nell’ambito di un corretto dualismo sportivo e, soprattutto, nell’ottica 
  di una propositiva collaborazione; nel nostro caso poi, settimanalmente incontriamo 
  squadre che hanno un’età media di dieci anni superiore alla nostra 
  e il mio rammarico è che le mie ragazze spesso subiscono degli affronti 
  maleducati dalle “vecchie” mentre credo, invece, che dovremmo esser 
  visti con simpatia per come ci proponiamo.”
 “Questa settimana ci sono state le semifinali dell’under 
  17!””Ah, storia incredibile, abbiamo vinto la gara di andata per 3 a 2 e perso 
  il ritorno con lo stesso punteggio, il S.Lazzaro ha fatto 196 punti totali e 
  noi 190, dopo dieci set giocati alla morte siamo usciti per 6 punti; mi domando 
  come possano ancora esistere queste regole, è come se in un incontro 
  di calcio, dopo i tempi supplementari, invece di tirare i calci di rigore si 
  contassero i corner per decretare il vincitore.
 Comunque sono state due partite bellissime, con un livello di gioco molto alto; 
  come allenatore non ho niente da rimproverare alla mia squadra.”
 “Due ultime parole sulla D”Comunque andrà a finire questo campionato, se ci salveremo o no, sia 
  io che la società saremo sempre fieri delle ragazze e dei sacrifici che 
  fanno per guadagnarsi la stima di tutti; il gruppo sta crescendo molto e, da 
  allenatore, spero che presto alcune di loro possano fare il gran salto in prima 
  squadra.”
 Notizia di giovedì 17 febbraio 2005 |