Comune di Ravenna
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Numero di abitanti al 31/12/00: 135.291
Altezza sul mare: 3,7 m
Superficie: km²
Frazioni: San Pietro in Campiano, Santo Stefano, Bastia
(ex Pievequinta), Roncalceci, Coccolia, Filetto, Longana-Ghibullo,
San Pietro in Trento, San Pancrazio-Ragone, Castiglione,
Casemurate, Mensa-Matellica, San Zaccaria, Savio, Lido
di Savio, Fosso Ghiaia, Mezzano, Camerlona, Sant'Antonio,
Torri, Conventello-Grattacoppa, Piangipane, Ammonite,
Fomace Zarattini, San Michele, Santerno, Marina di Ravenna,
Porto Fuori, Lido Adriano, Madonna dell'Albero, Classe,
Lido di Dante, Lido di Classe, San Marco, Villanova, San
Bartolo, Sant'Alberto, Savarna, Casalborsetti-Primaro,
Marina Romea, Mandriole, San Romualdo, Gambellara, San
Pietro in Vincoli, Campiano, Massa Castello, Carraie,
Ducenta, Durazzano, Porto Corsini, Punta Marina.
CAP: 48100
Prefisso telefonico:
Descrizione:
Ravenna conosciuta in tutto il mondo per i mosaici
conservati nelle sue basiliche bizantine, pertanto una
visita alla citt non pu prescindere da queste chiese.
San Vitale (VI secolo) - Caratteristica per la
pianta ottagonale, la chiesa considerata il monumento
pi bello dell'arte bizantina. Qui, nelle pareti laterali,
si possono ammirare due grandi pannelli che rappresentano
Giustiniano e Teodora. Adiacente alla basilica il piccolo
Mausoleo di Galla Placidia (V secolo) con mosaici
di rara bellezza. Di grande suggestione la volta del
tempietto che raffigura il cielo stellato. Si dice che
il grande musicista Cole Porter scrivesse una delle sue
canzoni pi famose, Night and day, dopo aver visitato
il Mausoleo.
Al patrono della citt Sant'Apollinare sono dedicate due
basiliche, una in centro e l'altra a circa 5 km dall'abitato.
Sant'Apollinare Nuovo (VI secolo) fu eretta da
Teoderico e pertanto nacque come basilica ariana e solo
successivamente venne consacrata al culto cattolico. La
basilica sorge accanto a una costruzione che, ancorch
erroneamente, sempre stata chiamata "Palazzo di Teoderico",
forse perch nel suo interno si conservano frammenti del
pavimento musivo della reggia di Teoderico.
Di ampio respiro la basilica di Sant'Apollinare in
Classe (VI secolo), con uno stupendo catino absidale
sul quale si ammirano la Trasfigurazione di Cristo sul
monte Tabor e la figura di Sant'Apollinare. Entrambe le
basiliche hanno un campanile cilindrico (X-XI secolo)
alto circa 40 metri.
Non vanno dimenticati, infine, i mosaici del Battistero
Neoniano (V secolo) e del Battistero degli Ariani
(VI secolo). Quest'ultimo si trova nella piazzetta
prospiciente la Chiesa dello Spirito Santo. Chiesa
e battistero fanno parte di un rarissimo complesso goto.
Ravenna anche la citt di Dante. Qui il poeta trascorse
gli ultimi anni della sua vita e compose le cantiche conclusive
del Paradiso. Dante mor a Ravenna il 14 settembre del
1321 di ritorno da una ambasceria a Venezia per conto
della famiglia ravennate dei Da Polenta, presso la quale
il "ghibellin fuggiasco" aveva trovato rifugio. I funerali
di Dante si svolsero nella chiesa di San Francesco,
una sobria ed elegante costruzione del X-XI secolo. Sotto
all'altare maggiore possibile vedere il pavimento, sommerso
dall'acqua, della chiesa precedente, costruita nel V secolo
e dedicata agli apostoli Pietro e Paolo. La chiesa sorge
nella "zona dantesca", il cui cuore costituito dalla
Tomba di Dante, opera dell'architetto ravennate
Camillo Morigia (1780).
Altro importante luogo dantesco la chiesa di Santa
Maria in Porto Fuori (XI secolo), a pochi km dalla
citt, dove, oltre a tracce di affreschi di scuola riminese
giottesca, conservato il bellissimo sarcofago di Pietro
Peccatore, ricordato da Dante nel XXI canto del Paradiso
("e Pietro Peccator fu' nella casa/di Nostra Donna in
sul lito adriano").
Entrambe del V secolo sono la basilica di San Giovanni
Evangelista, eretta da Galla Placidia per un voto
fatto al Santo durante una tempesta mentre stava viaggiando
per mare verso Ravenna, e la chiesa di Sant'Agata Maggiore.
Del periodo della dominazione veneziana restano il Palazzetto
che si affaccia sulla Piazza del Popolo, due colonne erette
nel 1483 il cui basamento stato scolpito da Pietro Lombardo,
e la Rocca Brancaleone, una imponente fortezza all'interno
della quale si svolge la grande estate musicale ravennate
(Ravenna Festival, Ravenna Jazz, opere liriche...).
I musei e le istituzioni culturali - Il Museo Nazionale,
presso la basilica di San Vitale, contiene interessanti
collezioni di monete romane, di avori bizantini e medioevali
e una ricchissima oploteca. Famosissimo il Museo Arcivescovile,
dove si pu ammirare uno dei gioielli pi preziosi dell'arte
bizantina: la cattedra del vescovo Massimiano (VI secolo).
Molto interessante la cappella privata degli arcivescovi
(Oratorio di Sant'Andrea) con raffigurazioni musive. In
una parete si legge il conosciutissimo verso: "Aut lux
hic nata est aut capta hic libera regnat" (O la luce
nata qui, oppure imprigionata qui vi regna libera).
Nella Pinacoteca, che si affaccia sul giardino
pubblico con la armonica Loggetta Lombardesca,
si conserva la statua funeraria di Guidarello Guidarelli,
opera di Tullio Lombardi. Nello stesso edificio trovano
posto l'Accademia di Belle Arti e il Museo di
Scienze Naturali, mentre nel giardino retrostante
stato costruito un Planetario (cupola di 8 metri)
per la didattica e la divulgazione dell'astronomia. Tutto
il complesso occupa l'ex Monastero di Porto, annesso alla
basilica di Santa Maria in Porto (XVI secolo) nella
quale venerata l'immagine della Madonna Greca, un prezioso
bassorilievo in marmo pario dell'XI secolo.
Ricca di codici (fra cui il preziosissimo Codice di Aristofane
dell'XI secolo) e di incunaboli la Biblioteca Classense,
con la bellissima Aula Magna e la Sala delle scienze,
do ve si possono ammirare due globi seicenteschi di Vincenzo
Coronelli.
Appena fuori citt, oltre il cavalcavia ferroviario nella
zona del porto, si erge maestoso il Mausoleo di Teoderico
(VI secolo), in sasso d'Istria. Nel piano superiore,
al centro, si trova una vasca di porfido dove molto probabilmente
venne riposto il corpo del re goto. La copertura del monumento
costituita da un monoblocco di sasso d'Istria di quasi
300 tonnellate che ancora oggi fa discutere gli esperti
circa il modo con cui esso stato issato.
Fuori citt, lungo l'argine destro del fiume Ronco,
stata innalzata la Colonna dei Francesi (XVI secolo),
un pilastro che ricorda il luogo della battaglia di Ravenna,
dove perse la vita Gastone de Foix e della quale fu testimone
oculare Ludovico Ariosto, che la descrisse in un sonetto.
In periferia possibile ripercorrere anche i luoghi caratteristici
della cosiddetta Trafila Garibaldina. In localit
Mandriole esiste ancora la casa (Cascina Guiccioli) dove
furono ospitati Garibaldi e Anita. Qui una lapide ricorda
la morte di Anita e, poco distante, stato innalzato
un "cippo" nel luogo dove venne ritrovato il corpo. Lungo
la strada che collega Ravenna con Porto Corsini stato
ricostruito il Capanno Garibaldi, dal quale inizi
la seconda fase della "trafila".
Nella zona sud, dopo il ponte sui Fiumi Uniti, si estende
la zona archeologica di Classe, dove sono stati
portati allo scoperto strutture portuali bizantine risalenti
al V e VI secolo, necropoli e una strada. Nella zona si
trovano anche gli scavi che hanno portato alla luce la
basilica di San Severo (VI secolo).
I dintorni di Ravenna, infine, sono ricchi di pievi, fra
le quali San Cassiano in Decimo (IX secolo) a Campiano,
Sant'Apollinare in Longana (XI secolo) nell'omonima
localit e le pievi di Pievequinta (X secolo), San Pietro
in Vincoli (XI-XII secolo) e San Pietro in Trento (X secolo).
Di grande interesse naturalistico sono le pinete, cantate
da Boccaccio, Dante e Byron, ma soprattutto l'Oasi
di Punte Alberete, alla quale si accede a una decina
di chilometri dalla citt, lungo la strada Romea Nord
che conduce a Venezia. una delle "zone umide" pi importanti
d'Italia con pioppi, salici, frassini, olmi e vegetazione
acquatica. In questa zona, a un tiro di sasso dalle ciminiere,
volano l'ibis mignattaio, il tuffetto, le garzette, ma
soprattutto gli aironi, che in questa zona nidificano.
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