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La recensione di Beppe Spadini 


MATCHPOINT
Diciamo subito che non sembra un film di Woody Allen: ma è un'osservazione dalle connotazioni più positive che negative. Il regista newyorkese ultimamente si era incartato in filmettini di maniera tutti "carini", tutti con nitido il marchio dell'ironia "alleniana", ma in qualche caso decisamente insipidi e allungati. Pertanto abbiamo avuto un moto di positiva sorpresa nel vedere il film incanalarsi su toni più o meno drammatici, seguendo le vicende dell'ex tennista Chris (un ottimo Jonathan Rhys Meyers) e della torbida attrazione di questi per Nola (Scarlett Johansson, a volte più brava ma mai così bella), fidanzata del suo amico nonchè fratello della sua fidanzata: come dire, potevo capitare in una situazione più facile ! Per di più la famiglia dei due fratelli, facoltosissima, preme con terribile violenza "cortese" per un'omologazione di Chris e Nola a stili di vita socialmente accettati, causando involontariamente una reazione ancora più forte. Ma l'interessante tema di fondo della pellicola, simboleggiato da una bella sequenza al ralenty di una pallina che colpisce il nastro, è quanto la sorte incida sulle nostre vite, e se siamo disposti ad accettare che siamo molto meno padroni dei nostri destini di quanto ci piace pensare. La prima parte, quella che studia le dinamiche che si intrecciano tra i vari personaggi, è la migliore: Allen conosce troppo bene le debolezze umane per non saperle descrivere molto bene. Alcune scene sono perfette, supportate da una recitazione decisamente d'alto livello che si avvale di dialoghi efficaci e credibili. Il film diventa meno interessante nella seconda parte, quando alcuni rimandi alla cinematografia di Allen sono un po' troppo evidenti ("Crimini e misfatti") e al di là della curiosità di seguire come si conclude la vicenda (che comunque mantiene una non indifferente tensione narrativa) vengono meno chiavi di lettura più approfondite. Ma dobbiamo dire che tutto sommato il buon Woody aveva bisogno di un segnale di rottura contro il pericolo di un manierismo autoreferenziale, e il film è uno dei suoi prodotti migliori degli ultimi tempi.

Spadini



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Ultimo aggiornamento 06.04.20 :: :: Admin
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